- SCOMPARSO -
(dedicata a Ernesto Scorbati e Fidel Castro)


In un Universo ci fu una grande guerra, molte Creature morirono e molte altre non tornarono.
Maria attese per molto tempo il ritorno di suo figlio, Ernesto. Ogni mattina si alzava e guardava dalla finestra, con la speranza di poterlo rivedere.
Un giorno ricevette una lettera, spedita molto tempo prima, con scritto:
"Cara Mamma, ti scrivo da questo luogo ormai devastato dalla rabbia dell'uomo. Tutto qui è senza vita, la terra è grigia, gli uccelli non cantano più e l'acqua dei ruscelli è nera come l'inchiostro.
Vorrei tanto essere lì con te per preparare assieme la tavola e accomodarci nel dolce tepore del camino, ma invece mi trovo qui... nella tristezza e nel dolore di vedere tutti gli uomini uccidersi a vicenda.
Sembra quasi che Dio ci abbia abbandonato, nella nostra ira e nella nostra presunzione di dover per forza vivere la guerra. Non so chi abbia deciso tutto questo, forse un idea che poi ha contagiato le menti di tutti. Questa arroganza di dover annientare ogni cosa pur di avere il potere sul resto.
Se potessi, cara Mamma, tornerei indietro. Tornerei a casa per dire a tutti che la guerra non è necessaria, direi a tutti di risolvere ogni cosa con il dialogo e la comprensione.
Dio ci ha creati uno diverso dall'altro ma non per odiarci, ma per unirci nelle nostre diversità. Lo sto capendo ora, mentre vedo la morte negli occhi dei miei compagni e credimi che tutti ma proprio tutti, in quei momenti, tornerebbero a casa e farebbero la pace con ogni cosa.
Forse è per questo che sono partito, forse è perchè ero convinto che la pace si sarebbe trovata nella guerra. Qualcuno ci ha detto che il nemico era qui, ma qui io vedo solo tanti giovani come me che vorrebbero tanto amarsi l'un con l'altro. Ma allora dov'è questo nemico?
Il nemico non esiste, esiste solo la nostra rabbia che sfoghiamo con il mondo. Perchè forse dentro di noi esiste un qualche rancore che ci fa odiare il mondo stesso. Allora dobbiamo comprendere questo rancore, questa rabbia, e guarirla. Accettare tutto ciò che è stato e unirci nell'amore e nella comprensione.
Ho deciso che non farò più sparare il mio fucile, ho deciso che parlerò con tutti quelli che sono qui e gli dirò ciò che sto scrivendo a te. Dio non ci ha abbandonati, Dio è sempre con noi e attraverso questo inferno ci sta facendo capire che l'unico modo per salvarci è tornare a Lui.
Ti voglio tanto bene Mamma e abbi Fede nel Cielo. Sappi che un giorno saremo ancora assieme e quel giorno non sceglierò più la guerra ma l'amore. Assieme costruiremo un mondo dove tutti i fratelli e tutte le sorelle non dovranno più usare un fucile...."

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